Attenzione alla fenomenologia dei fenomeni!

Lo vedo, ma non ci credo…

E’ possibile prendere qualche granchio nella percezione del mondo esterno?

A metterci in guardia con precisi fatti scientifici ci pensa la fenomenologia della visione.

Più di un secolo fa, nel 1870, il medico e fisico tedesco Herman von Helmoltz si accorse che la percezione umana distorce le rette e i piani.

Due esempi classici sono quando: un piano aereo di nuvole, se viene osservato da terra appare curvarsi all’ingiù agli estremi (non a caso si parla di “volta” celeste), mentre il piano terrestre, se viene osservato da un grattacielo appare invece curvarsi all’insù.

Occorre quindi prestare molta attenzione fra ciò che ci è facile capire visivamente, da ciò che realmente è.

L’errore illusorio che razionalmente possiamo commettere è dimostrato nel 1889 dallo psicologo Franz Mueller-Lyer (tedesco pure lui) con le “2 frecce uguali” :

 

Le frecce vengono percepite come differenti solo perché le punte vanno in direzione opposta, in realtà i segmenti sono identici.

Nel 1887 il filosofo e psicologo Theodor Lipps (era.. tedesco anche lui), uno di quei “pensatori autonomi” svincolati da qualsiasi appartenenza a scuole e ispiratore della “cultura dell’empatia”, ci fornisce un ulteriore esempio con un cerchio che ci appare più piccolo dell’altro se circondato da cerchi più grandi e, più grande, se circondato da cerchi piccoli:

La creazione delle illusioni è utilizzata quotidianamente nella generazione di percezioni. Il mosaico romano del Puy-de-Dome mostra il semplice sfasamento delle righe di una scacchiera:

Le rette parallele sembrano convergere, ma mantengono la loro rettilineità.

E’ quindi evidente che è possibile interpretare in modo scorretto la realtà che viene percepita dall’occhio, trovandoci di fronte alle cosiddette illusioni ottiche talvolta anche volute nel settore artistico.
E’ il caso, ad esempio, del dipinto “Gli ambasciatori” di Hans Holbein il Giovane:

L’opera è conosciuta  per la figura in basso al centro, apparentemente deforme … è l’immagine di un teschio tridimensionale che, per via di una deformazione ottica è correttamente visibile solo se si è posizionati sul lato destro del dipinto, a qualche metro di distanza. Questo effetto ottico, noto come anamorfosi, fu impiegato anche da Leonardo da Vinci.

Altre illusioni, tra le più note, sono illusioni di movimento: è il caso della figura che segue in cui le ruote sembrano muoversi, ma in realtà sono ferme.

A questo punto è palese che la veridicità delle nostre percezioni è assolutamente soggettiva.

Il sesto senso ci guida spesso in intuizioni, suggerimenti e scelte che possono aiutarci a  percepire il mondo con una visione diversa da quella che vediamo realmente.

Anche i nostri acquisti sono solo apparentemente guidati dal raziocinio, che spesso ci porta a fare business con chi ci dà il prezzo più basso.

Dimentichiamo infatti troppo spesso che un minimo di qualità sia nel servizio che nel prodotto ha bisogno di un corrispettivo adeguato.

Un nostro cliente ci diceva qualche settimana fa che “essere competitivi non significa dare prodotti scarsi”; verissimo se solo non teniamo conto del fatto che stagionalità e location sono due discriminanti fondamentali per determinare, nel nostro mondo, il prezzo di un prodotto.

Il cerchio si chiude dicendo che periodicamente, anche nel nostro mondo, la fenomenologia di tour operator più o meno improvvisati che cercano di conquistarsi un posto con la sola logica del prezzo, come stiamo vedendo col passare del tempo, è un fenomeno che non porta fortuna.